martedì 13 marzo 2007

AN di Priverno sottolinea il suo “no” alla Turbogas di Pontinia.


Il circolo di Alleanza Nazionale “Giovanni Gentile” di Priverno esprime il suo “no” al progetto di una centrale Turbogas a Pontinia presso il sito industriale di Mazzocchio.

Di fronte alle telecamere di TeleLazio, il portavoce di AN Massimo Cardosi, insieme al vice-presidente Antonio Dini ed al responsabile di Azione Giovani per i monti Lepini Fabio Battisti ha motivato la contrarietà di un partito che vuole dare il suo contributo per impedire uno scempio territoriale.

Congiuntamente ai presidenti delle reti civiche “No turbogas” di Pontinia e Priverno il partito ribadisce la necessità di altre soluzioni che rispettino le esigenze di un territorio a vocazione agricola e turistica, come una centrale a bio-massa od agro-alimentare. Tali soluzioni eviterebbero la dispersione annua di oltre 310 tonnellate di polveri fini ed ultrasottili, in grado creare gravi problemi respiratori, di rovinare nel giro di poco tempo le colture biologiche ed i marchi DOC, DOP e IGT e di danneggiare l’agricoltura e la zootecnia, senza considerare la svalutazione economica di terreni ed abitazioni.

Il regime dei venti punirebbe particolarmente la posizione geografica di Priverno, la quale tra l’altro non otterrebbe alcun beneficio economico per la presenza dell’impianto.

L’opinione negativa di AN verso una simile ipotesi era emersa anche in ambito amministrativo all’interno del Consiglio Comunale e nel corso dell’incontro tra i rappresentanti delle amministrazioni dei comuni limitrofi.

Il circolo, oltre a sottolineare i pericoli conseguenti all’attivazione della centrale, considera che l’assenza dell’obbligo di dismissione della struttura alla fine dell’attività potrebbe trasformarla in una nuova “cattedrale nel deserto”.