Non possiamo credere che si tratti di una coincidenza: quando in Italia viene citata la frase “Maggioranza di Governo” anche al cittadino profano alla politica, ascoltandola così su due piedi, gli viene chiedersi “sì, ma di quale nazione?”
Ripetiamo, non si tratterebbe di un appassionato di ideologie e di meccanismi elettorali, di un attento spettatore dei balletti d’opinione di senatori a vita e transfughi di prime o seconde repubbliche...ma di un cittadino che, ascoltando i leader del centrosinistra, non riesce più a distinguere il telegiornale da “Striscia la Notizia”, “Porta a porta” da “Crozza Italia”, e così via.
L’italiano medio, non per sua colpa, fatica a comprendere su quale base logica il centrosinistra abbia ancora il coraggio di governare.
Alcuni fra i tanti motivi...come si fa a concepire che i peggiori avversari politici si trovino nel proprio schieramento? Per quale ragione il presidente della camera rilascia dichiarazioni come presidente del partito contro il governo che rappresenta e non come figura istituzionale? Ma soprattutto come si fa ad avere il maggior partito della coalizione che nasce nel bel mezzo del governo della nazione ed esprime un leader diverso dai presidenti del partito di origine e dello stesso premier? Chi può mai credere che la fusione tra Ds e Margherita contribuisca alla stabilità della coalizione, quando i ¾ del centro-sinistra hanno di fatto espresso quale dovrebbe essere il loro futuro leader...
Ormai non bastano le ciambelle di salvataggio lanciate a Prodi ora dal C.S.M. con il trasferimento d’ufficio prima per il giudice De Magistris e poi per la Forleo, ora dal giullare di corte del momento(Celentano, non avevi di meglio da dire nella prima serata? Anche il tuo senso della realtà non sta troppo bene...). Ancora meno ha ben poco senso che nella finanziaria gli emendamenti della maggioranza superino quelli dell’opposizione, come se la considerassero ancora più inadeguata di quanto già non lo faccia il centro-destra. Non ha alcuna continuità politica con le 281 pagine di programma dell’Unione, con i punti politici concordati pochi mesi dopo, con l’impegno solenne che Sircana, tra professioni e professioniste del marciapiede, fosse il portavoce unico delle dichiarazioni della coalizione stessa...non c’è più nemmeno l’ombra di questi pur versatili criteri, dove comunque un partito che si rispetti avrebbe difeso con dignità la propria posizione.
Invece è evidente che persino un deserto è più ricco di contenuti di questa accozzaglia di anti-destra. Continuano ad inciampare addirittura sugli stessi temi, con varianti minime: per Luxuria l’importante non è il suo lavoro da Parlamentare, quanto essere un/a testimone di nozze transgender; Mastella, che oltre a far rimuovere chi indaga su di lui mette l’aereo dello stato a disposizione della famiglia, Di Pietro che oltre a sfidare le regole della grammatica, si interessa maggiormente ad un dicastero che non gli appartiene...ed in penombra, dopo più di un anno e mezzo, prosegue il caos nelle attività dei 100 e passa sottoministri, nel variopinto mosaico di record negativi di questa legislatura.
Altro che i “vaffa” di Grillo...altro che l’abbandono dei Radicali da parte di Capezzone..altro che il calendario degli appuntamenti del senato tarato con gli impegni dei senatori all’estero e degli ex presidenti della repubblica...questi personaggi al potere continuano a cambiare simboli, colori, referenti, ma non parole e fatti.
Il governo Prodi, in sostanza, mostra tutta la sua empatia verso i lavori precari, ma non quando sfila ipocritamente in piazza con loro(quando in realtà avrebbe ben altri mezzi per aiutarli), bensì quando si cala nei loro panni, vede il proprio futuro incerto pur cercando di convincere chi ha intorno che non è vero, e va tutto più o meno bene...
La nostra speranza, anche per il futuro del precario, è che questa farsa termini il prima possibile, sempre che, come nel peggiore modello di contratti interinali, non continuino a rinnovarsi contratti e mansioni ogni settimana e con...le firme degli elettori...
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